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29 January, 2012

S.E. Mons. Rino Fisichella risponde a FNC
di - FNC


S.E. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, risponde a FNC per la disponibilità manifestata dalla nostra associazione al Pontificio Consiglio da Lui presieduto.
FNC ringrazia per le parole espresse per la nostra associazione :
“Sono convinto, come voi, dell’ importanza della famiglia che è considerata giustamente come un ambito privilegiato di annuncio del Vangelo: nella singolare comunità familiare, fondata sull’amore stabile e fecondo dei genitori, è possibile fare esperienza diretta della bellezza della vita evangelica. Nella gioiosa testimonianza di fede dei genitori verso i figli, inoltre, si generano i semi di una diffusione a più ampio raggio della fedeltà al Vangelo, nelle scelte coerenti che i più giovani saranno chiamati a fare nella società e nella comunità cristiana”.
Invita inoltre a seguire la “prossima Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi che potrà offrire spunti interessanti ”.
La lettera si conclude esprimendo “Gratitudine per il vostro interessamento all’attività di questo Pontificio Consiglio”

FNC




12 January, 2012

Le istituzioni sostengano le famiglie numerose e i giovani in cerca di lavoro
di -


Gli amministratori della Regione Lazio e della Provincia e del Comune di Roma in Udienza dal Papa

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 12 gennaio 2012 (ZENIT.org) – La crisi attuale può rappresentare uno stimolo per riflettere sui valori che animano la nostra società. Lo ha detto papa Benedetto XVI durante l’Udienza agli amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, per il tradizionale scambio di auguri per il nuovo anno.
L’Udienza si è tenuta nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico ed è stata preceduta dagli indirizzi di omaggio di Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, e Gianni Alemanno, sindaco di Roma.
Il Santo Padre ha in primo luogo preso atto che la crisi economica e finanziaria non risparmia il territorio romano e laziale e ha ribadito ancora una volta che le “radici più profonde” del fenomeno affondano “in una crisi etica”.
L’etimologia della parola “crisi”, ha ricordato Benedetto XVI, richiama la dimensione del “separare”, del “valutare” e del “giudicare”. Pertanto la crisi attuale può essere un’occasione per “verificare se i valori posti a fondamento del vivere sociale abbiano generato una società più giusta, equa e solidale”, oppure se sia necessario “recuperare valori che sono alla base di un vero rinnovamento della società”, ai fini non solo di una ripresa economica ma per il “bene integrale della persona”.
La crisi attuale ha le sue radici in un “individualismo che oscura la dimensione relazionale dell’uomo”, rinchiudendolo “nel proprio piccolo mondo”. Conseguenza di questa mentalità sono tanti elementi di disagio per tutta la popolazione, in particolare le fasce più giovani e quelle più anziane.
A tal proposito il Santo Padre ha citato “la speculazione nelle locazioni, l’inserimento sempre più faticoso nel mondo del lavoro per i giovani, la solitudine di tanti anziani, l’anonimato che caratterizza spesso la vita nei quartieri delle città e lo sguardo a volte superficiale sulle situazioni di emarginazione e di povertà”.
La fede, tuttavia, ci suggerisce una prospettiva diametralmente opposta, in cui l’uomo “è chiamato a vivere in relazione” e l’“io” può trovare se stesso a partire da un “tu” che è “anzitutto Dio”, l’unico capace di dare all’uomo “accoglienza incondizionata” e “amore infinito”.
In modo simile gli uomini che ricoprono cariche istituzionali devono “favorire la crescita della coscienza di essere parte di un’unica realtà, in cui ognuno, a somiglianza del corpo umano, è importante per il tutto, come ricordò Menenio Agrippa nel celebre apologo riportato da Tito Livio nella sua Storia di Roma”.
Il valore dell’accoglienza, che inserisce nella consapevolezza di essere un “corpo”, è già “profondamente radicato nel cuore degli abitanti di Roma e del Lazio”, ha affermato il Santo Padre. Ne è un esempio memorabile la preziosa collaborazione prestata sette mesi fa dai romani in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II.
Il Papa ha citato ad esempio anche la Caritas diocesana e le comunità cristiane che prestano opera di accoglienza verso gli stranieri che fuggono dalle situazioni disperate dei loro paesi d’origine.
Anche le Istituzioni devono coltivare il loro spirito di solidarietà, ad esempio, dando sostegno “alle famiglie, in particolare a quelle numerose, che spesso si trovano a dover affrontare difficoltà, rese talvolta più acute dalla mancanza o dalla insufficienza di lavoro”, ha aggiunto il Pontefice.
Benedetto XVI ha anche incoraggiato a “difendere la famiglia fondata sul matrimonio come essenziale cellula della società, anche attraverso aiuti e agevolazioni fiscali che favoriscano la natalità”, riservando un attenzione particolare “verso i giovani, i più penalizzati dalla mancanza di lavoro”.
Una società solidale è tale se aiuta le nuove generazioni a trovare “alloggio a costi equi” e un’attività lavorativa. “Tutto ciò è importante per evitare il rischio che i giovani cadano vittime di organizzazioni illegali, che offrono facili guadagni e non rispettano il valore della vita umana”, ha aggiunto il Papa.
Alla luce dei recenti fatti di sangue avvenuti nella capitale, il Vescovo di Roma ha incoraggiato la promozione di una “cultura della legalità” ai fini di “incanalare le tante energie positive presenti nella società e così permettere la promozione del bene comune”.
Prima di impartire la propria Benedizione Apostolica, il Papa ha ricordato che le “molteplici e complesse” sfide di oggi si possono vincere “solo nella misura in cui si rafforzerà la consapevolezza che il destino di ognuno è legato a quello di tutti”.

17 December, 2011

Il presidente della Cei: Cattolici in politica senza complessi di inferiorità
di -


Il cardinale Bagnasco e i vescovi italiani a tutto campo sui temi della crisi economica e il contributo dei credenti al futuro dell'Italia
Luca Rolandi
Roma


La conferenza episcopale italiana attraverso il suo presidente il Cardinale Bagnasco torna a tutto campo sul tema della crisi e del ruolo dei cattolici nella vita politica italiana. Dopo Todi è il cardinale Angelo Bagnasco, in modo indiretto, ma deciso ha rilanciare la prospettiva di una nuova stagione delle responsabilità.

L'intervista al Corriere della Sera e il dibattito sul tema dell'Ici e le istituzioni ecclesiastiche, il ruolo dei cattolici in politica e come affrontare la crisi di temi sui quali l'arcivescovo di Genova, i presuli italiani anche attraverso una nota dell'agenzia di stampa Sir sono stati al centri di confronti e dibattiti.



«Lo spessore culturale raggiunto e la matura esperienza di impegno non solo sociale e cultura ma soprattutto politico che i cattolici in diversi Paesi hanno saputo sviluppare, non possono porli in nessun complesso di inferiorità nei confronti di altre proposte che la storia recente ha mostrato deboli e radicalmente fallimentari».



È quanto ha sottolineato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, citando un passaggio della «Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica», redatta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, nel suo intervento dal titolo «Il valore della coscienza nell’impegno sociale e politico» a un convegno promosso da Retinopera, cartello di associazioni e movimenti cattolici
impegnati nell'ambito sociale, presso la Pontificia Università Gregoriana.



Ad ascoltare Bagnasco, tra gli altri, il presidente di Azione cattolica Franco Miano, il presidente della comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo, il presidente delle Acli Andrea Olivero, il leader di Rinnovamento nello spirito Salvatore Martinez, il portavoce del forum di Todi Natale Forlani, il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione, oltre al segretario generale della Cei Mariano Crociata e al direttore di "Avvenire" Marco Tarquinio.



Il presidente Cei ha criticato i cattolici "adulti" che «adottano atteggiamenti di autosufficienza e di autonomia dal magistero della Chiesa», Chi non conosce il pregiudizio secondo il quale il magistero sarebbe inattendibile perché poco trasparente e obsoleto rispetto all'interpretazione della realtà?» Si è chiesto Bagnasco, dando una stoccata ai cattolici impegnati nelle forze progressiste.



«Ci auguriamo - ha aggiunto Bagnasco - che cresca e maturi un soggetto interiormente coeso e diffuso che - come fermento capillare - stimoli ad una formazione dottrinale sempre più documentata e, al contempo, provochi alla lettura cristiana della realtà».



L’approvazione della manovra economica alla Camera è un segnale importante per l’Europa e per il Paese, tuttavia ora diventano molto urgenti misure precise per la crescita e l’occupazione. È questo il giudizio del Sir, l’agenzia stampa della Cei, sul via libera della Camera alla manovra economica. Dal punto di vista politico, poi, si sottolinea nella nota pubblicata oggi, che «la novità è l’aggiunta all’opposizione della Lega di quella speculare dell’Italia dei Valori. I due maggiori partiti votano con senso di responsabilità e l’appoggio più deciso continua ad essere quello del Terzo polo».





«Il segnale - si spiega - è ovviamente prima di tutto per l’Europa e poi per i mercati, ancora nel quadro di una situazione di nervosismo diffuso». «In un quadro confuso per il pilotaggio degli indirizzi politici dell’Unione, al passaggio di una prova assai ardua - si afferma - l’Italia può ed anzi per molti aspetti deve offrire il proprio necessario contributo. All’Italia e agli italiani, chiamati a sacrifici seri, il governo ribadisce un messaggio di fiducia».



«E di questo - è l’osservazione del Sir - c’è molto bisogno, per tutti. Aumenta la pressione fiscale in modo considerevole, sommando anche gli effetti indotti, mentre il Paese ritorna in una fase recessiva. Diventa così sempre più urgente quel secondo tempo della manovra che il governo peraltro ha annunciato da subito e dovrebbe dare fiato alla crescita e all’occupazione oltre che fondamentalmente rispondere anche alle trasversali richieste di maggiore equità e di efficacia più mirata, che sono state annunciate e appunto si dovrebbero affinare strada facendo».


Sede Nazionale via Breda 18 Castel Mella (BS) Tel. 030 2583972

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