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07 January, 2013

Forti e coraggiosi in un mondo che nega la verità della famiglia cristiana
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L'omelia del cardinale Rouco Varela e l'annuncio del kerygma di Kiko Arguello alla grande Festa delle Famiglie svoltasi domenica 30 dicembre a Plaza de Colòn a Madrid
Di Salvatore Cernuzio
ROMA, 03 Gennaio 2013 (Zenit.org) - Sarà la famiglia a salvare questo mondo che sembra sempre più avviarsi verso il declino dei valori cristiani. È una promessa, ma anche la scommessa che le centinaia di famiglie radunate a Madrid per il grande Incontro di domenica scorsa hanno lanciato a tutta l’Europa.
“La famiglia cristiana è la speranza di oggi” è stato il grido unanime di tutte le mamme, i papà e i figli riuniti in Plaza de Colòn, oltre che il tema scelto per questa edizione 2012 della Festa. Anche Benedetto XVI ha ribadito questo forte messaggio nel video-collegamento da piazza San Pietro per pregare insieme l’Angelus prima dell’Eucarestia.
Il Santo Padre ha salutato tutte le famiglie presenti pregando che “la gioia di condividere la vita in Dio, che abbiamo imparato da bambini dalle labbra dei nostri genitori, ci incoraggi a rendere il mondo una vera casa, un luogo di armonia, solidarietà e rispetto reciproco”. Il modello da seguire sono Gesù, Maria e Giuseppe, ha detto il Papa, “esempio di fede che fa brillare l’amore e rafforza la vita delle famiglie”.
È proprio da quel piccolo e umile nucleo della Sacra Famiglia di Nazareth, infatti, che “si è aperta la vera e definitiva storia della salvezza del mondo”. Una storia “che nessuna crisi, anche quella che implica i più grandi e terribili peccati degli uomini, potrà mai interrompere”. Così ha esordito il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, nell’omelia per la solenne Messa celebrata dopo la benedizione del Pontefice.
“La festa della Santa Famiglia – ha detto il porporato - ci riunisce ancora una volta qui, in questo fine 2012 così critico e doloroso, per rendere grazie a Dio per le nostre famiglie radicate nella fede in Gesù Cristo, e per chiedere il bene della famiglia cristiana, vera 'Speranza di oggi’”.
Secondo l’Arcivescovo di Madrid, oggi è più “urgente” che mai “aggiornare la dottrina della fede sulla verità eterna del matrimonio e della famiglia”. Quella del matrimonio cristiano infatti - ha spiegato il porporato - “è la verità della vostra vita”, oltre che “il fondamento dell’intera società”, “l’organismo vivo” senza il quale essa rischia di “disintegrarsi”.
Ancora di più, “la famiglia cristiana è la prima cellula del corpo soprannaturale che è la Chiesa”, la quale – ha sottolineato – “cresce ed educa i propri figli alla Parola di Fede e al Battesimo”, grazie al “prezioso e indispensabile aiuto” offerto dalla famiglia cristiana.
Incoraggiando poi a “professare la fede” in contesti che prescindono da Dio e che “negano la verità della famiglia cristiana”, il card. Rouco Varela ha esortato le famiglie “ad essere forti e coraggiosi nella fedeltà e nel rinnovamento costante dell’amore fecondo come sposi e come genitori” sul modello della Sacra Famiglia di Nazaret.
L’esortazione è rivolta anche alla Chiesa che non deve mancare, in questo Anno della Fede, di essere un supporto fondamentale per la famiglia. “Sarebbe una gravissima responsabilità pastorale e apostolica lasciarla sola in una situazione così drammatica” ha concluso il cardinale.
Questa crisi, infatti, non influisce solo sull’economia, ma soprattutto “sul riconoscimento sociale, culturale e giuridico” che spetta alla famiglia, aprendo la strada a minacce come l’aborto o il divorzio, vere e proprie sfide che la famiglia dovrà e potrà affrontare nel nuovo anno solo se appoggiata a Gesù Cristo.
Su questo aspetto in particolare è intervenuto Kiko Arguello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale e ideatore insieme al cardinale Rouco Varela dell’Incontro di Madrid. Dopo i brevi interventi degli anni passati, in questa edizione 2012, a Kiko è stata affidata la predicazione del Kerygma, ovvero l’annuncio dell’amore di Cristo morto e risorto per la salvezza dell’uomo.
“Cristo è morto per tutti, affinché non vivano più per se stessi” ha gridato a gran voce l’iniziatore dell’itinerario neocatecumenale. “Cristo ha dato la sua vita per far sì che ricevessimo la vita immortale. Cristo è Dio, e l’amore di Cristo è ciò che mantiene l’universo. Dio vuole che noi viviamo in quella verità, Dio vuole darci l’amore che libera”.
Soprattutto la predicazione di Kiko si è soffermata sulla frase di Benedetto XVI: “La crisi della famiglia è una conseguenza della crisi della Fede”. Per questo “per aiutare le famiglie, dobbiamo rafforzare la fede”.
Questa fede, ha precisato Kiko, “viene dall’ascolto”, dall’udire e accettare l’annuncio di “Cristo che ha dato se stesso ed è morto per te e per me in modo che possiamo ricevere il perdono dei peccati e la vita eterna”.
Il kerygma, quindi, non è una formula reiterata o inventata dalla Chiesa, ma il centro della vita di ogni essere umano, “la buona notizia”. Come per la Vergine Maria che concepì il Figlio di Dio dopo aver detto “sì” alle parole dell’angelo Gabriele – ha affermato l’iniziatore del Cammino Neocatecumenale - “lo Spirito Santo fa nascere Cristo nel cuore di chi accoglie questo annuncio”.

02 January, 2013

Il monito di Bagnasco su eutanasia e aborto
di - tgcom24


Temo che i veri motivi “siano economici e non umanitari”, ha affermato il cardinale

Monito del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, contro eutanasia e aborto, proposti da alcuni con "motivi umanitari a parole" ma cercati "a volte, per motivi economici". "Se il cuore della società non è abbastanza grande e sensibile da commuoversi di fronte a queste situazioni ultime della fragilità umana, e non le accoglie perché dice di dover pensare alle altre fragilità, c'è un circolo che non si può spezzare", ha ribadito.
L'arcivescovo di Genova ha rivolto il monito commentando il Messaggio per la giornata della pace di Papa Benedetto XVI. Parlando nella chiesa dell'Annunziata, il porporato ha domandato: ''Quale garanzia ci può essere se uno Stato non rispetta, non promuove, non accoglie, non difende la vita, soprattutto la piu' fragile e debole, anche quella vita che non ha neppure il volto, neppure la voce per imporre se stessa ed il proprio diritto oppure se quella vita non ha più la voce perché l'ha persa, in uno stato di incoscienza, di infermita' mentale?''.
Bagnasco non cita mai direttamente i termini eutanasia ed aborto ma, sottolinea lo stesso porporato, ''è evidente a chi pensiamo''. Quali garanzie, domanda ancora il card. Bagnasco ''se la comunita', non e' in grado di accogliere, non vuole accogliere, per motivi anche i piu' umanitari a parole, in realta' temo, a volte, per motivi economici''. Quali garanzie ''se non e' in grado di accogliere la vita nella fase piu' ultima?''.
''Parliamo spesso degli ultimi - ha proseguito il cardinale - ma gli ultimi degli ultimi sono coloro che non possono opporre agli altri neppure la presenza, neppure un volto, tanto meno la voce''. ''Una societa' siffatta - ha detto ancora Bagnasco - che garanzie potra' dare di difendere, accogliere, sostenere, promuovere, anche con grandi sacrifici tutte le altre fragilita' della vita umana?''.



24 December, 2012

Venerdì 21 dicembre l’ inaugurazione ufficiale
di -


CITTA' DEL VATICANO, martedì, 18 dicembre 2012 (ZENIT.org) - Prima data “storica” nel cammino digitale del Pontificio Consiglio per la Famiglia: venerdì 21 dicembre, con l’approssimarsi del Natale, verrà inaugurato ufficialmente il nuovo sito internet (www.familia.va), completamente rinnovato sia nella veste grafica che nei contenuti. Lo annuncia una nota del Dicastero vaticano.
“Cinque sezioni e 25 canali in quattro lingue saranno i variegati strumenti che permetteranno agli utenti di ricercare e approfondire ogni aspetto legato all’affascinante mondo della famiglia e agli impegni quotidiani affrontati dal Dicastero”, si legge nel comunicato stampa.
“Dal Magistero della Chiesa sulla famiglia alle più scottanti e attuali questioni giuridiche connesse alla problematica familiare, passando per la cultura dell’amore domestico e le persone che la vivono in pienezza testimoniandola al mondo, il sito, proponendo spunti di riflessione, vuole essere un punto di riferimento sul web”, conclude poi la nota.





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